Finacial Times Monti?

21.01.2013 11:51

Secondo il Ft, «ancora una volta, un governo europeo ha sottovalutato l'impatto prevedibile di austerità. Dopo aver mostrato quasi nessuna crescita per un decennio, l'economia italiana si attarda in una recessione lunga e profonda».
«Come gli altri paesi sulla sponda meridionale della zona euro, l'Italia deve affrontare tre opzioni. La prima è quello di rimanere nell'euro e prenderne da solo il peso sia l'adeguamento economico, in termini di costi unitari del lavoro e inflazione, sia di bilancio. La seconda è quello di rimanere nella zona euro, subordinata alla regolazione condivisa tra creditori e Paesi debitori. La terza è quello di lasciare l'euro. I successivi governi italiani hanno provato una quarta opzione, stare nell'euro, concentrarsi a breve termine solo sul risanamento dei conti pubblici e attendere».


HA SOLO AUMENTATO LE TASSE. E qui è arrivata la prima critica Monti. In vista delle prossime elezioni «Monti ha promesso riforme e ha finito per aumentare le tasse. Il suo governo ha cercato di introdurre modeste riforme strutturali».
Dall'altra parte, prosegue il Financial Times sulla situazione italiana, Pier Luigi Bersani pur avendo sostenuto le politiche di austerità, adesso tenta di prenderne le distanze. Il leader del Pd si è inoltre mostrato esitante rispetto alle riforme strutturali anche se potrebbe avere, rispetto a Monti, una chance maggiore, seppur marginale, nel confronto con la Merkel grazie alla sua migliore possibilità di collaborazione con François Hollande, il presidente francese socialista.
Monti invece, ha proseguito il quotidiano, da premier non ha detto alla cancelliera tedesca «che l'impegno per la moneta unica sarebbe dovuto dipendere dall'unione bancaria, dagli eurobond e da politiche economiche più espansive da parte di Berlino».
 Infine la stoccata più perfida. Secondo il giornale inglese il professore della Bocconi ha sempre detto di aver salvato l'Italia dalla catastrofe finanziaria e dal suo predecessore Silvio Berlusconi, ma «la maggior parte degli italiani sa che questo compito è stato svolto da Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea».
Munchau ha concluso il suo commento augurandosi che la «storia accordi a Monti un ruolo simile a quello giocato da Henrich Bruning, il cancelliere tedesco tra il 1930-1932. «Anche lui è stato parte di un consenso prevalente sul fatto che non ci fosse alternativa all'austerity. L'Italia ha ancora poche scelte. Ma le deve fare», è stata l'amara conclusione.

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